- 5 Gennaio 2024
- Posted by: Daprsrl_login
- Categories: Environmental Social Governance, ESG
Cosa sono i fattori ESG? Perché sono così importanti per le aziende e gli investitori? Quali normative sono previste? Scoprite tutto nell’articolo!
Negli ultimi anni, le questioni ambientali e la crescente volontà politica di agire hanno visto l’evoluzione delle tematiche ESG da una parola d’ordine aziendale a un aspetto critico delle operazioni di un’azienda. Oltre a svolgere un ruolo nelle decisioni riguardo fusioni, acquisizioni e disinvestimenti, la ricerca ha evidenziato un legame positivo tra le tematiche ESG e la performance finanziaria o la creazione di valore. I fattori ESG sono diventati sempre più fondamentali per gli investitori e i punteggi di responsabilità sociale delle aziende li hanno aiutati a evitare organizzazioni con un alto livello di rischio finanziario o pratiche commerciali discutibili. Questo articolo approfondisce cosa sono i criteri ESG, quanto sono importanti per le aziende e i loro investitori e molto altro ancora.
Definizione ESG
L’acronimo ESG si riferisce a tre aree principali, precisamente Environmental (ambiente), Social (società) e Governance. Ogni pilastro fa riferimento a un insieme specifico di criteri come l’impegno ambientale, il rispetto dei valori aziendali e se un’azienda agisce con accuratezza e trasparenza o meno. In genere, i criteri ESG assumono la forma di una sorta di punteggio di credito sociale in cui tutte e tre le categorie vengono utilizzate per illustrare la quantità di rischio di un’azienda per gli investitori. Il rating ESG viene solitamente calcolato in base ai dati e alle metriche relativi alle risorse immateriali di un’organizzazione. Di conseguenza, la decisione di investire non si basa esclusivamente sul rendimento economico
di un’organizzazione, ma anche su valori quali il rispetto dell’ambiente e una governance efficace.
L’investimento socialmente responsabile (Socially Responsible Investing, SRI) non è una novità e la pratica di investire secondo le linee ESG è iniziata negli anni ’60. La storia moderna dei principi ESG può essere fatta risalire all’inizio del 2004, quando l’allora Segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, aveva invitato più di 50 CEO delle principali istituzioni finanziarie a partecipare a un’iniziativa congiunta volta a integrare i valori del framework nei mercati dei capitali. L’acronimo stesso è stato coniato circa un anno dopo alla conferenza “Who Cares Wins” del 2005.
L’evento ha riunito investitori istituzionali, gestori patrimoniali, analisti di ricerca buy-side e sell-side, consulenti globali ed enti governativi che hanno esplorato il ruolo dei fattori ESG nella gestione patrimoniale e nella ricerca finanziaria. Negli anni successivi, i fattori ESG hanno registrato un notevole aumento in linea con l’investimento responsabile.
Sebbene coprano un’ampia gamma di questioni che tradizionalmente non facevano parte dell’analisi finanziaria di un’organizzazione, molti degli elementi coperti dalle tematiche ESG hanno una notevole rilevanza finanziaria.
Secondo Bloomberg, gli asset ESG globali sono sulla buona strada per superare i 53 trilioni di dollari entro il 2025, rappresentando più di un terzo dei 140,5 trilioni di dollari di asset totali in gestione previsti.